Trekking ai Laghi di Valbona
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Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.Partenza
Arrivo
Direzioni da seguire
Giunti a quota 1590m circa, si segue il sentiero nel prato in direzione di Malga Cengledino che si raggiunge a quota 1665m (fontana).
Già adesso la veduta che si gode sulla Val Rendena e sulle Giudicarie Esteriori è notevole. Senza raggiungere la malga ci si tiene a sinistra sul prato e si sale diretti fino a raggiungere il parcheggio situato sopra la malga a quota 1678m (panchina e cartello Sat).
Si risale il prato a monte del parcheggio seguendo le indicazioni per laghi di Valbona segnavia 225 Sat.
Raggiunto il punto più alto del prato, il sentiero penetra nel bosco. Inizia quindi un lungo tratto a “mezza costa” che consente di superare alcune poco accennate vallette.
Si giunge così in un ampio prato, nella conca alla base di Cima Campantic, visibile guardando in alto sulla s sinistra.
Alla diramazione che si incontra (Pian de San Martin – 1870m) si prosegue dritti sul segnavia 225 (indicazioni Laghi di Valbona). Il terreno è ora poco pendente e la vegetazione si fa sempre più rada consentendo all’occhio di spaziare in lontananza.
Si raggiunge il suggestivo “Bait Fontana delle Laste” (o Baito dei Cacciatori – 1885m) subito dopo il quale si seguono le indicazioni a sinistra che invitano verso i Laghi di Valbona.
Il sentiero ora transita in traverso sotto la cresta di collegamento fra Cima Campantic e il Creper di Straciola. Si guadagna quota con velocità e si inizia a scorgere il lago inferiore dei “Laghi di Valbona”, visibile in una conca più in basso sulla destra.
Ancora un ultimo sforzo e si vincono i risalti che aprono la via al bacino dei Laghi di Valbona, bellissimi specchi d’acqua alpini.
La sosta su uno qualsiasi di grandi massi granitici sulle sponde del lago sono il premio per la fatica profusa.
Si rientra per il percorso di salita.
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